Curamunì – Piccolo Teatro del Mercato

Curamunì
Andiamo a curarci insieme.
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È questo l’humus da cui nasce tre anni fa il duo musicale di Maurizio Battista e Roberta Gionfriddo, che affondano la loro ricerca nelle radici della tradizione popolare per nutrirsi del legame tra il canto e la funzione curativa che anticamente esso deteneva. La loro connotazione stilistica quindi trova origine nei canti medicina del sud del mondo, li studia, li approfondisce, li arricchisce di personale e magica poetica. In questi tre anni i Curamunì scrivono, creano, fanno concerti, producono il loro primo ep (Rariki) e si evolvono ulteriormente. Oggi, in un gioco di luci e riflessi, di accoglienza di doni ricevuti, acquistano una nuova consapevolezza: non sono tanto loro a seguire una ricerca, ma è piuttosto la ricerca stessa che si presenta a loro come immagine manifesta. Un en Theos, un entusiasmo che agisce in loro, un invisibile che suggerisce loro la strada e li spinge a tessere nuove trame. Una tradizione in evoluzione, dunque, un amore che fermenta, una promessa rinnovata. Le antiche modalità del canto popolare si nutrono di nuova linfa nella stesura dei nuovi brani inediti, creano un tessuto con l’oggi, con ciò che accade all’umanità e al mondo e le loro voci si fanno velluto, si fanno Sciamitu.
Sciamitu diventa così il titolo del loro nuovo album e i brani che lo compongono narrano tutti storie di attraversamento, raccontano l’essere agiti. Storie di ieri e di oggi, di anime antiche, di sentimenti immortali, di mani invisibili che popolano le nostre vite e tessono le trame del visibile.
“Sciamitu è tessuto, struttura, segno, solco, delirium, ornamento, velluto. Per noi acquista un significato plurimo, fatto di poetica e valore simbolico. Il progetto vuole toccare tutti quei fronti che attraversano la nostra ricerca, come se fossero uniti da un filo, come se fossero guidati da una stidda che non si vede ma che brilla dentro.”