Ragusa, 05 ottobre 2020 — Alla base dello sviluppo della città e del progresso della stessa c’è sempre un cambiamento interiore che, prima o poi, deve partire.
Come Centro Commerciale Naturale Antica Ibla abbiamo manifestato, più volte, all’Amministrazione Comunale la nostra idea su Ibla: quella di un quartiere barocco che deve guardare in maniera forte e decisa al concetto di Smart City.
Per coinvolgere tutti nello sviluppo di questa idea, nei mesi scorsi, abbiamo presentato all’Amministrazione Comunale un progetto che è stato il frutto di un lungo confronto, non solo tra i soci del nostro consorzio, ma anche tra questi ultimi e l’associazione dei residenti “VivIbla”.
Per portare avanti questa idea, così come le altre idee di innovazione, crediamo nella necessità di una politica attenta e determinata capace anche di fare scelte, talvolta impopolari, al fine di raggiungere un traguardo più grande, quello del Bene Comune e non gli interessi particolari dei singoli.
Notiamo confusione e senso di smarrimento in alcuni cittadini, in ipotetiche associazioni e in pseudo gruppi politici che propongono di dover seguire il “modello Taormina” o di altri borghi turistici, cioè quello di chiudere il centro storico al traffico e lasciare l’accesso solo ai residenti, ai commercianti e ad altri autorizzati ma che poi, nei comunicati stampa, dichiarano la necessità di permettere a tutti l’accesso in auto a Ragusa Ibla perché la gente e i turisti non possono fare un po’ di strada a piedi.
In queste ultime settimane, abbiamo ricevuto delle critiche proprio da coloro che da anni calcano le scene di Ibla, coloro che, ad oggi, hanno lasciato le giovani generazioni a scontare la mancanza di una progettualità lungimirante di cui avrebbero dovuto occuparsi negli anni passati. Queste persone, associazioni, partiti che oggi criticano una reale progettualità di cambiamento, dov’erano quando si parlava del parcheggio multipiano, del mancato prolungamento della circonvallazione, della mancata vigilanza sui fondi 61/81? E soprattutto dove sono oggi, insieme alle loro idee, quando si manifestano volontà di ascolto e collaborazione per una Ibla migliore sin da subito e non solo per il futuro che verrà?
Da imprenditori, perché noi lo siamo a differenza di altri, con dentro un forte senso di comunità ci appelliamo a tutte le forze politiche per monitorare l’iter del parcheggio multipiano, leit motiv di molte campagne elettorali e al direttore del Parco per l’apertura del Convento del “Gesù”, opera eternamente incompiuta.
Plaudiamo all’Amministrazione attuale di aver accolto nel periodo estivo la nostra proposta, dettata dall’emergenza sanitaria e in via sperimentale, di rendere la circonvallazione a senso unico, un’azione che ha messo subito a disposizione circa 300 posti auto sulla cinta del borgo e non al suo interno, con tutti i disagi che sarebbero stati ancora maggiori rispetto a quelli riscontrati. Tale scelta, sicuramente, ha dato un forte segnale alle attività turistiche e commerciali e un grande impulso alla ripartenza dell’economia della città e del quartiere barocco. Stessi segnali si ritrovano anche nella scelta dell’estensione del servizio navetta gratuito da “Ragusa – Piazza Stazione” garantendo il servizio fino alla fine di Ottobre.
Nello stesso tempo, però, auspichiamo che una volta terminato il censimento dei pass, si possa procedere celermente alla realizzazione della segnaletica verticale così come discusso più volte, definendo le diverse aree di sosta destinate ai diversi “attori” presenti nel quartiere barocco e che, con i dati del censimento, possa essere il frutto di un ragionamento ponderato in termini di necessità di stalli. Auspichiamo, altresì, fin da subito l’allargamento della circonvallazione con il ritorno del doppio senso di circolazione così da decongestionare il traffico all’interno di Ragusa Ibla.
Siamo fermamente convinti che qualsiasi progetto sperimentale possa essere valutato in maniera definitiva, positiva o negativa, solo se realizzato nella sua interezza, per tanto crediamo che al momento ogni conclusione di giudizio sia affrettata e, nonostante alcune criticità siano già emerse, ci sia sempre una soluzione per risolverle.
Come sempre ribadiamo la nostra piena disponibilità ad incontri pubblici con tutti coloro che comunque abbiano il coraggio di sedersi ad un tavolo dove le diatribe siano messe da parte e dove tutti siano pronti all’ascolto di nuove proposte e alla critica costruttiva volta a migliorare.
Il Direttivo
Antica Ibla – Centro commerciale naturale