Da quando esiste, il teatro è da sempre alla ricerca di nuove forme espressive e di nuovi linguaggi. Negli ultimi anni, poi, facendo bonariamente il verso alla sperimentazione, al teatro d’avanguardia prendendone, al tempo stesso, le distanze – si sono via via affermate nuove forme, grazie anche all’abilità e all’intelligenza teatrale di una nuova generazione di animali da palcoscenico, divenuti veri e propri autori-attori.
“Fra i milioni di testi che il teatro è riuscito a sfornare nella sua storia non riesco a trovare quello che mi soddisfa, me ne confeziono uno tutto da me e solo per me”… Non male come idea! E’ il caso di Paolo Rossi, di Lella Costa, di Stefano Benni, di Davide Riondino, di Joele Dix, di Giobbe Covatta e di tanti altri – per restare in territorio italiano, tutti molto bravi e giustamente affermati.
E’ anche il caso di Alessandro Bergonzoni – ma qui il discorso è diverso! Alla bravura, infatti, di confezionarsi addosso un copione che rispetti i dogmi della forma e del contenuto e che, nel contempo, assicuri il successo anche per le sue implicazioni culturali, si aggiunge, ora, una sapienza inusitata, fatta di TUTTO e di NULLA, che invita lo spettatore a salire su un treno per un viaggio fantastico attraverso il mai abbastanza esplorato continente della parola.
TUTTO SUL NULLA, questo il titolo dello spettacolo di Alessandro Sparacino, è un viaggio nel quale lo spettatore è portato a perdersi – per poi ritrovarsi! – sulle accidentate piste degli esercizi verbali, dei giochi strabilianti dei saltimbanchi del linguaggio, dei voli senza rete tra sinonimi veri e inventati, tra assonanze, verbi, attributi e avverbi scritturati per essere al servizio esclusivo dell’autore e per “significare” quindi solo ciò che egli vuole. Da qui i calembours, i raffinati giochi di parole, le improvvise deviazioni che volutamente non consentono di giungere alle logiche conclusioni, imprevisti spiazzamenti che mettono a dura prova il senso comune dello spettatore ma che, appena decodificati, lo inducono al puro divertimento, alla risata schietta, priva delle implicazioni legate agli accadimenti di norma previsti in copione.
Questo spettacolo, nato come collage di alcuni dei più noti testi di Bergonzoni, vuol dare allo spettatore il brivido – come si diceva – di un volo cieco, di un salto nell’immenso buio del non-sense, quasi con la consapevolezza e lo stupore, di trovarsi davanti all’ignoto. Lo scarico della tensione, dovuto all’impegno di seguire l’arzigogolo per non perderne le tracce e smarrirsi, farà assaporare il gusto di una proposta teatrale fatta per indurre alla riflessione (forse) e all’esercizio intellettuale del divertirsi
(sicuramente)…
Il che, di questi tempi, non guasta.
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Ingresso €10
tesseramento annuo gratuito
info & prenotazioni 333 8589882
“Fra i milioni di testi che il teatro è riuscito a sfornare nella sua storia non riesco a trovare quello che mi soddisfa, me ne confeziono uno tutto da me e solo per me”… Non male come idea! E’ il caso di Paolo Rossi, di Lella Costa, di Stefano Benni, di Davide Riondino, di Joele Dix, di Giobbe Covatta e di tanti altri – per restare in territorio italiano, tutti molto bravi e giustamente affermati.
E’ anche il caso di Alessandro Bergonzoni – ma qui il discorso è diverso! Alla bravura, infatti, di confezionarsi addosso un copione che rispetti i dogmi della forma e del contenuto e che, nel contempo, assicuri il successo anche per le sue implicazioni culturali, si aggiunge, ora, una sapienza inusitata, fatta di TUTTO e di NULLA, che invita lo spettatore a salire su un treno per un viaggio fantastico attraverso il mai abbastanza esplorato continente della parola.
TUTTO SUL NULLA, questo il titolo dello spettacolo di Alessandro Sparacino, è un viaggio nel quale lo spettatore è portato a perdersi – per poi ritrovarsi! – sulle accidentate piste degli esercizi verbali, dei giochi strabilianti dei saltimbanchi del linguaggio, dei voli senza rete tra sinonimi veri e inventati, tra assonanze, verbi, attributi e avverbi scritturati per essere al servizio esclusivo dell’autore e per “significare” quindi solo ciò che egli vuole. Da qui i calembours, i raffinati giochi di parole, le improvvise deviazioni che volutamente non consentono di giungere alle logiche conclusioni, imprevisti spiazzamenti che mettono a dura prova il senso comune dello spettatore ma che, appena decodificati, lo inducono al puro divertimento, alla risata schietta, priva delle implicazioni legate agli accadimenti di norma previsti in copione.
Questo spettacolo, nato come collage di alcuni dei più noti testi di Bergonzoni, vuol dare allo spettatore il brivido – come si diceva – di un volo cieco, di un salto nell’immenso buio del non-sense, quasi con la consapevolezza e lo stupore, di trovarsi davanti all’ignoto. Lo scarico della tensione, dovuto all’impegno di seguire l’arzigogolo per non perderne le tracce e smarrirsi, farà assaporare il gusto di una proposta teatrale fatta per indurre alla riflessione (forse) e all’esercizio intellettuale del divertirsi
(sicuramente)…
Il che, di questi tempi, non guasta.
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è possibile fare aperitivo o cenare prenotando un tavolo tramite WathsApp al 333 8589882 @Lab.8
Ass.culturale Laboratorio8
Via scale duca 8 in via del mercato,
Ragusa ibla
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